La cisti artrogena è caratterizzata da grumi o protuberanze sul polso. Il dottor Giuseppe Checcucci, Specialista in Chirurgia della Mano, è massimo esperto nel trattamento ambulatoriale e chirurgico della cisti artrogena. Riceve a Firenze, Pistoia, Siena, Pisa e Roma. Effettua interventi di chirurgia a Firenze, Bologna, Rapallo (GE) e Empoli.

La cisti artrogena, detta anche ganglio (parola greca che significa “nodo del tessuto”) è
La cisti artrogena – o ganglio, in greco “nodo del tessuto” – è una cisti che si manifesta nel polso.
Si tratta sostanzialmente di protuberanze non tumorali: sono sacche gonfie piene di materiale gelatinoso.
Poiché le articolazioni sono completamente avvolte da un tessuto fibroso (capsula) che ne favorisce la fludità del movimento, basta una parete capsulare più debole e la cisti trova spazio per formarsi. Si forma, in sostanza, un’erniazione della capsula che tende a muoversi verso i tessuti superficiali e a formare una struttura rotondeggiante che noi chiamiamo appunto cisti.
In cosa consiste la cisti artrogena e come si può generare?
Il liquido contenuto nella cisti è di consistenza gelatinosa e di colore chiaro (non è altro che il liquido presente nell’articolazione). La cisti tende a ingrandirsi poiché permane un tramite con l’articolazione dotato di una valvola unidirezionale che favorisce l’entrata del liquido nella cisti e ne impedisce il deflusso verso l’articolazione.
La formazione di una cisti è spesso collegata ad uno sforzo del polso (caduta, palestra, lavoro). Talvolta la cisti può lacerarsi e scomparire per un periodo, anche se nella stragrande percentuale dei casi si riforma poiché la capsula rimane oramai sfibrata presentando un’area più debole che facilmente andrà incontro ad ulteriori erniazioni.
Come si tratta la cisti artrogena?
Non è strettamente necessario rimuovere la cisti artorgena se non per motivi estetici o per dolore all’uso dell’articolazione. I medici antichi suggerivano ai propri pazienti di coprire il ganglio con un grande libro (generalmente la Bibbia, il più grande libro disponibile) così da romperne il sacco. Oggi si ricorre invece all’aspirazione del liquido con un agooppure alla rimozione chirurgica del ganglio. La terapia chiururgica è sicuramente quella più radicale, anche se non sono eslcuse recidive. Essa è effettuata con una escissione chirurgica della cisti e del tramite che la collega all’articolazione.
Tempi di recupero dopo l’escissione chirurgica della cisti artrogena.
Successivamente al trattamento chirurgico sarà necessario tenere il braccio in alto almeno 48 ore, anche durante il sonno, così da impedire la formazione di ematomi. Per quindici giorni il polso sarà immobilizzato con una stecca o con un tutore. Dopo circa trenta giorni, in maniera graduale, sarà possibile riprendere le attività pesanti.
Affidati al dottor Giuseppe Checcucci per il trattamento della cisti artrogena.
Il dottor Giuseppe Checcucci è specializzato nel trattamento della cisti artrogena.
Il dottor Checcucci riceve nei suoi studi di Firenze, Pistoia, Pisa, Siena e Roma. Gli interventi chirurgici, qualora necessari, possono essere effettuati in forma privata (anche in convenzione con i principali fondi salute e le principali assicurazioni) a Firenze (Casa di Cura Villa Donatello), Rapallo (GE, ICLAS Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità), Empoli (FI, Casa di cura Leonardo) e Roma (Casa di cura Ars Medica). Presso le cliniche di Empoli e Rapallo è possibile sottoporsi ad interventi chirurgici in convenzione con il SSN, ovvero con tariffa a carico della ASL.
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